Luisa Cottifogli - voci
Marco Ficarra - violino, chitarre
Cristiano Giraudo - chitarre
Roberto Chiriaco - basso el., contrabbasso, clarinetto
Edo Bellotti - batteria, percussioni
Davi Arneodo - fisarmonica, flauti
Alessandro Belli - Suoni

Ospiti in concerto:
“Marlevar String Quartet” / “Marlevar String Orchestra”
Violini - Miram Maltagliati, Paola Baracco, Simona Mana, Elena Casottana, Tatiana Mondino, Maria Polidori, Leonora Stangalini, Maria Wang, Daniela Marchisio, Helga Pimu, Helga Niederwald, Ileana Zanellati
Viole - Simona Perotti, Laura Ferrara
Violoncelli - Laura Vertamy, Cecilia Slamig, Paola Torsi, Alessandra Mondino





  f/Andrea Bernabini

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Davi Arneodo

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  f/Photo Sacconier
luisaCottifogli

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Formazione acustica, sonorità mediterranee, dinamica ritmica, presenza della imprevedibile vocalist Luisa Cottifogli, creatività di produzioni musicali ricche di forti contaminazioni etniche, l'uso di cinque lingue neolatine - provenzale, italiano, francese, genovese, spagnolo - che ruotano sulla costante matrice provenzale, le sensibili tematiche culturali e sociali sviluppate con delicato sentimento poetico dal poeta Sergio Arneodo, sono le caratteristiche forti della proposta artistica dei MARLEVAR .
Il gruppo giunge dalle Alpi Provenzali tra Francia e Italia. Luogo in equilibrio tra il continente ed il Mediterraneo, luogo di passaggio di eserciti, pellegrini, mercanti, contrabbandieri, emigranti...
MARLEVAR è una parola composta e poco diffusa della lingua provenzale, che indica la lievitazione del pane, ma che ricorda nel suono il mare e le alture alpine. "Questo ben si adattava al gruppo - dicono i suoi componenti - perché dalle sommità delle nostre montagne che toccano il mare, lo sguardo si spinge verso il Sud-Europa, naturale luogo di incontro e di contaminazione culturale ed artistica".
  
Un orizzonte dai grandi spazi che è ben noto ai nuovi Marlevar e che è materiale inciso per il loro album omonimo e contenuto in diverse compilation italiane e europee.

Album "marlevar"

Otto canzoni originali e un omaggio a Fabrizo De André, sono la storia di un incontro tra alcuni musicisti italiani avvenuto all'estero, dove le riflessioni sulle lingue d'Europa e del Mediterraneo diventano una ricerca che si fa sperimentazione musicale.
Una creatività alimentata da un luogo "speciale", una valle nascosta, che da sempre svolge il ruolo di "portale" tra Italia e Francia; tra montagna e mare.
L'intera produzione discografica è ispirata dalle suggestioni e le leggende di "Coumboscuro": testi si grande spessore poetico, atmosfere, spiritualità lirismo... Un lavoro, questo, che i musicisti hanno pensato di realizzare proprio qui, con apparecchiature mobili di altissima tecnologia sotto la cura di Giancarlo Pierozzi, uno dei più apprezzati maestri del suono, in una valle che cela ancora misteri e fascini culturali sospesi.
Come quel luogo, come questo album: tra passato e futuro. Come la lingua che hanno deciso di usare: il provenzale una lingua neolatina, poco diffusa e che incrocia Spagna, Francia, Italia e il Mediterraneo. Che da questa altezza, sul monte Bego, si vede e si respira…

marlevar testimonials UNICEF

IL 7 dicembre 2004 il gruppo dei Marlevar è stato ricevuto al a Roma, presso il Campidoglio, in qualità di rappresentante dei 12 artisti che scelti dall'UNICEF e dalla Audrey Hepburn Children's fund, quali testimonials della compilation discografica "All Children in School", prima azione promossa nell'ambito del progetto "All Children in Scool, Educational programs in the Developing world".
I Marlevar cantano con artisti world di tutto il mondo: caetano Veloso, Dulce Pontes, Madredeus, Susanna Baca, Amara Portuondo, Sainkho...
Provenzali e cittadini del mondo.

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  f/Photo Sacconier